Il linguaggio semplice è diretto e non è per niente facile.
Troppe volte incontro vocabolari ambigui che sfuggono alla responsabilità di comunicare inequivocabilmente, anzi alludono, sembrano cercare l’equivoco per poi poter dire «non hai capito», o un più educato e falso «forse non mi sono spiegato», che tanto tutt* traduciamo, a proposito, in “non hai capito”.
Altre volte sono vocabolari forbiti, grecismi, latinismi, inglesismi che creano distanze relazionali, rendono inaccessibili i concetti e chi li esprime, escludono, abbassano le altre persone, insomma metacomunicano «tu qui, dove sono io, non puoi entrare, non puoi salire, questo concetto non te lo puoi permettere…».
Io no so se tutto questo è creato con intenzione, so che questo è l’effetto che sento su di me e che molte persone condividono…
Certo i vocabolari specialistici sono efficaci se usati fra specialist*, sono molto efficienti essendo spesso sintesi di concetti più estesi, ma sono, appunto, esclusivi.
Il linguaggio semplice è un linguaggio diretto, che non vuole essere frainteso, che non aggiunge la complicazione linguistica alla complessità della comprensione, che anzi cerca in tutti i modi di farsi capire perché sa che tutta la fatica dovrà essere destinata alla comprensione, che non disperde energie per capire, giacché ne servono tante per cogliere il significato.
Il linguaggio semplice non è scortese, non è sgarbato, non si compiace (se gli capita) di ferire, non è intenzionalmente cattivo e non è inutilmente aggressivo, può essere grezzo ma per onestà, prendendosi la responsabilità di ciò che dice.
Il linguaggio semplice è educato e gentile, anche quando è crudo.
Il linguaggio diretto non vuole offenderti, almeno non senza fartelo capire…
Il linguaggio semplice è diretto perché è rispettoso, non abusa del tuo tempo e non insulta la tua intelligenza.
Semplicemente evita le curve laddove esiste una strada dritta, illumina senza fare ombra, mette in luce anziché nascondere.
Il linguaggio semplice è coraggioso, non è codardo, ci mette la faccia, non usa nickname o profili fake.
Il linguaggio semplice ti dice «io non mi difendo da te, per questo ti puoi fidare di me…».
Il linguaggio semplice non dice «questa cosa è…», dice invece «questa cosa a me pare…» e per questo non ha bisogno di giri di parole perché non deve pararsi nulla…
Il linguaggio semplice può non piacerti ma non ti deluderà mai.
Il linguaggio semplice non è per niente facile. È infinitamente più facile cercare di sembrare…